Il rifugio l’hanno costruito i genitori di Umberto proprio di fronte al Brenta, oggi è la casa della nostra famiglia e degli ospiti che ci raggiungono tutto l’anno.
A piedi o con gli impianti di risalita; in inverno vi veniamo a prendere anche con il gatto delle nevi.
Dalla mattina alla sera vi aspettano un piatto di polenta, spaghetti di patate con mortandela e porcini, una fetta di torta alle mandorle e ricotta.
Con chi resta a dormire beviamo il primo caffè della giornata davanti all’Enrosadira: le pareti delle Dolomiti di Brenta si tingono di rosa all’alba.
Nel nostro piccolo facciamo di tutto per mantenere questo posto così com’è. Quando il bosco ci dà l’opportunità raccogliamo qui intorno i funghi per la polenta, scendiamo in paese tutti i giorni a comprare il pane fresco, tagliamo noi la legna del camino.
E anche voi ci aiutate: quando riportate a valle anche la carta dei panini e le bucce della frutta. E anche quando capite che un panorama così si rispetta anche col silenzio.