Prato, Prusa, Glolo, Berghi, Pergnano, Senaso e Dolaso. Sono le sette ville che compongono, come in un puzzle, San Lorenzo in Banale, uno dei Borghi più belli d’Italia.
In ogni villa trovi echi del passato: la fontana dove le donne lavavano i panni, la chiesa dedicata al santo, i vòlt per gli animali, i ponti per salire nei fienili.
Sono rimasti anche i lavori di una volta: gli abitanti sono artigiani e artigiane del legno, del rame e del feltro, panettieri e contadini.
Fermati nelle piccole aziende agricole locali: frutti rossi, formaggi e burri di malga, prodotti dell’orto e la ciuìga, insaccato di maiale presidio Slow Food. La festeggiamo ogni anno a novembre con la Sagra che porta il suo nome.